e con Antonio Ottaviano, pianoforte Marco Pescosolido, violoncello
scritto e diretto da Paolo Coletta
produzione Officina Teatrale
presentazione
Dopo il successo della prima edizione, che ha debuttato nel maggio scorso al Trianon Viviani, “La canzone teatrale – volume 2” prosegue nell’affascinante esplorazione della fusione tra musica e teatro portata in scena da Paolo Coletta per la talentuosa Lalla Esposito, stavolta accompagnata da un duo di piano e violoncello.
Questa nuova edizione, che ha il sottotitolo da Garinei & Giovannini a Viviani, da Jannacci a Bowie, arricchisce il repertorio con nuovi brani iconici trascritti per piano e violoncello dal compositore napoletano.
Il concerto include una selezione che spazia da classici teatrali a successi della musica popolare, tutti accomunati dall’essere stati scritti per un’azione drammaturgica specifica o reinterpretati in chiave teatrale. Il programma presenta pezzi come “The Winner Takes It All” degli ABBA, “Cos’è” dall’amatissimo “Nightmare Before Christmas” di Danny Elfman, ma anche diversi songs dell’irrinunciabile duo Brecht-Weill come “Bilbao Song”, “Canzone dell’Inadeguatezza” e “Surabaya Johnny”, fino alle immortali “Bammenella” e “Guappo ‘nnammurato” di Raffaele Viviani.
Vere e proprie chicche spiazzanti sono i brani di David Bowie “Absolute Beginners” e di Fred Buscaglione “Eri piccola così” che trovano spazio accanto a due leggendarie canzoni teatrali di Garinei & Giovannini (“Aggiungi un posto a tavola”, “Roma nun fa’ la stupida stasera”). E ancora, Enzo Jannacci con “Vengo anch’io. No, tu no” e la sua quasi sconosciuta “I mulini dei ricordi”, sorprendente versione italiana di “The Windmills of Your Mind” di Michel Legrand.
Il concerto prosegue con brani di Ennio Morricone e Giuseppe Patroni Griffi (“Metti una sera a cena”), classici del teatro musicale come “Cabaret”, fino a “La foule” di Edith Piaf, “La fin d’un amour” di Francis Lai, e “Je me souviens” di Lara Fabian, concludendo con “Ne me quitte pas” di Jacques Brel e un omaggio alla canzone d’autore italiana con “Latin Lover” di Lucio Dalla.
La teatralità in questo spettacolo non è una forma né un genere, ma una modalità, un’attitudine, uno sguardo. È l’interprete, come Lalla Esposito, che trasforma ogni pezzo, accogliendo la lezione di iconiche attrici-cantanti del Novecento come Milly, Marina e Angela Pagano, Milva, Gabriella Ferri, e restituisce ogni volta la loro grazia e maestria, contemporanea e senza tempo.
“La canzone teatrale – volume 2” offre un piccolo catalogo di ciò che rende una canzone “teatrale” e di come una canzone qualsiasi possa diventarlo, attraverso l’esecuzione di più di venti capolavori che esploreranno questo affascinante territorio artistico.
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