Il progetto intende divulgare e valorizzare l’opera del grande commediografo e attore stabiese, al quale è dedicato il teatro.
Ha un carattere triennale ed è articolato in due sezioni.
allestimento e messinscena di opere di Raffaele Viviani
Una prima produzione è stata allestita nel settantesimo anniversario della scomparsa dell’Autore. Intitolata Viviani per strada, ha portato in scena due atti unici del 1918, scritti quindi al tempo della guerra e della pandemia dell’influenza spagnola: Porta Capuana e Piazza Ferrovia.
Il 2020 è stato l’annus horribilis. L’anno della rinuncia e del silenzio. L’anno dell’isolamento e della negazione del vivere sociale. Il teatro – che per sua natura è la forma massima di espressione sociale – ha subìto il danno più atroce da questa pur necessaria risoluzione. Non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista esistenziale.
Nell’estate del 2020, alla luce delle disposizioni sanitarie sul distanziamento, riflettendo sulle variabili di “teatro possibile” in sintonia con il principio di salvaguardia della salute pubblica, ebbi l’idea di creare un teatro itinerante. Che sorprendentemente andava naturalmente incontro a un aspetto fondamentale dell’Opera vivianesca: la strada è la naturale fonte di ispirazione delle opere di Raffaele Viviani. Le vie, i vicoli, le piazze. È lì che l’Autore osserva e coglie gli umori più genuini del popolo per poi trasferirli nelle sue composizioni.
Nello Mascia
“Viviani uno di noi ”, rassegna di teatro vivianesco fatto dai ragazzi
Superata l’emergenza sanitaria, il Trianon Viviani promuoverà in alcuni istituti scolastici del territorio incontri e laboratorî che, alla fine dell’anno didattico, confluiranno in una vera e propria rappresentazione teatrale.
Forcella è un quartiere popolare e antichissimo di Napoli che coagula i problemi più angoscianti che tormentano la città. Ed è molto significativo che il teatro di Forcella sia intitolato a Raffaele Viviani, la cui opera è improntata a un’idea di teatro sociale e di forte denuncia civile, al cui centro è il Popolo.
Intendiamo così avvicinare la gente di Forcella alla voce di Viviani, facendone conoscere la poetica e le sue attualissime istanze civili e sociali. Partendo dai giovani. Viviani è uno di loro. Viviani è lo scugnizzo che “a durice anne, a trirece, cu ‘a famme e cu ‘o ccapì” intuì l’unica via di salvezza per affrancarsi da quel destino ostile: la via della cultura. I giovani di Forcella devono conoscere e amare Viviani come un fratello maggiore che indichi loro la strada per un riscatto sociale.
Nello Mascia