“‘O cafè ‘e notte e ghiuorno” e “‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella”
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> ‘O cafè ‘e notte e ghiuorno
(Caffè di notte e giorno)
> ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella
(Scalo marittimo)
progetto Viviani
5 gennaio 2024 alle ore 21.00 6 gennaio 2024 alle ore 21.00 7 gennaio 2024 alle ore 18.00 12 gennaio 2024 alle ore 21.00 13 gennaio 2024 alle ore 21.00 14 gennaio 2024 alle ore 18.00
“‘O cafè ‘e notte e ghiuorno” e “‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella”
due atti unici
versi, prosa e musica di Raffaele Viviani
con Nello Mascia
e la partecipazione di Giovanni Mauriello
e con Federica Aiello, Francesco Bellopede, Salvatore Caruso, Peppe Celentano, Francesco Del Gaudio, Angela De Matteo, Bianca De Matteo, Massimo De Matteo, Antonio Fiorillo, Antonio Maria Iorio, Pierluigi Iorio, Luca Lubrano, Roberto Mascia, Matteo Mauriello, Maurizio Murano, Serena Pisa, Ivano Schiavi e Federica Totaro
musica dal vivo Mariano Bellopede (pianoforte), Francesco Del Gaudio (tromba), Paolo Forlini (batteria) e Davide Afzal (basso)
arrangiamenti e direzione musicale Mariano Bellopede
scene Raffaele Di Florio costumi Annalisa Ciaramella coreografie Ettore Squillace luci Gianluca Sacco suono Daniele Chessa aiuto regia Roberto Giordano
regia Nello Mascia
produzione Trianon Viviani
presentazione
Presentato in anteprima di stagione l’anno scorso, torna in scena il terzo capitolo del progetto Viviani, ideato e diretto da Nello Mascia e prodotto dal Trianon: i due atti unici “‘O cafè ‘e notte e ghiuorno” (Caffè di notte e giorno) e “‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella” (Scalo marittimo), scritti dal commediografo stabiese rispettivamente nel 1919 e nel 1918.
‘O cafè ‘e notte e ghiuorno è ambientato in una fredda notte d’inverno nel «caffè di terz’ordine» di don Alfonso. Per Mascia «l’atmosfera che vi si respira è un notturno gelido, che smentisce la retorica di una città ubriaca di sole, con i personaggi che vivono la loro tragedia esistenziale con tutto lo scetticismo, la fantasia e l’autoironia di cui è capace il popolo napoletano: si ride del folle scrittore che recita ad alta voce il copione improbabile che sta componendo; si ride del giocatore scalognato, del cameriere neghittoso e volgare e persino della famigliola dell’operaio disoccupato che ha deciso di trascorrere la notte nel caffè perché non ha più una casa che possa ospitarla».
In ‘Nterr’ ‘a ‘Mmaculatella ci troviamo al molo dell’Immacolatella, con il «transitrancheto» Washington che sta per salpare alla volta dell’Argentina con il suo carico di emigranti. In questo atto unico Viviani affronta il dramma dell’emigrazione, reso più drammatico dalla crisi economica e sociale originata dalla guerra, mettendo a fuoco quattro gruppi di personaggi: gli emigranti, poveri cafoni che hanno pagato caro il biglietto del viaggio, travolti da speculatori di ogni risma, belle energie costrette a disperdersi nel mondo; i passeggeri di prima classe, contro cui si accanisce lo sberleffo dell’Autore; poi ci sono «quelli che restano», perché costretti; e, infine, il sottoproletariato della gente del porto.
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