Teatro Trianon Viviani

Viva gli sposi di Mario Scarpetta

Viva gli sposi

omaggio a Mario Scarpetta in occasione del 20° anniversario della scomparsa

14 novembre 2024 alle ore 21.00
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Teatro Trianon Viviani
Viva gli sposi Omaggio a Mario Scarpetta

un divertissement di Mario Scarpetta

da G.Čechov, N. Gogol’, M. Zoscenko

allestimento e regia Massimo Andrei

con Claudio Bellisario, Michele, pretendente
Roberto Capasso, Totonno, pretendente
Diego Menna, Alberto, pretendente
Rosario Minervini, Ferdinando, lo sposo
Francesca Morgante, Margherita, promessa sposa
Melania Pellino, Adelaide, zia della promessa sposa
Nello Provenzano, Saverio, padre della promessa sposa
Francesco Rivieccio, Carluccio, pretendente

musiche Claudio Romano
luci Gianluca Sacco
audio Daniele Chessa
aiuto regia Roberto Capasso
direttore produzione Luciano Quagliozzi
ufficio produzione Daniela Riccio
direttore di scena Costantino Petrone
collaboratore all’allestimento Massimiliano Pinto
amministratrice Francesca Buzzurro
segretaria di compagnia Silvia Di Meo
costumi Sartoria Di Domenico
scene e arredi Scenografia Imparato
tecnici Giuliano Barra, Antonio Minichini
sarta costumista Cira Izzo

foto di scena Pino Miraglia
grafica arké
ufficio stampa e comunicazione Paolo Animato

produzione Immaginando Produzioni in collaborazione con Trianon Viviani

presentazione

Note di regia

Un grande incrocio è questa operazione nata per omaggiare Mario Scarpetta nel ventennale della sua scomparsa. Attore sopraffino ed erede di una dinastia di artisti e, soprattutto, commediografi, come Eduardo Scarpetta, il compianto Mario, talvolta si è imbattuto nell’adattamento teatrale di storie provenienti dal cinema o da altri mondi drammaturgici, come fece in questo Viva gli sposi.
Dicevo “incrocio” , perché qui si tratta veramente di vie/ambienti/tipi che arrivano da lontano, ma che trovano comunanza con abitudini, aspirazioni e sentimenti narrati nella commedia napoletana. In origine sono stati letteralmente estratti tre passi che riguardano il classico e antologico “tentativo di accasarsi”, presenti nella drammaturgia di Nicolaj Gogol, Anton Cechov e Michail Zoscenko. Ora, non è questa la sede per dilungarci su La domanda di matrimonio di cecoviana scrittura, né sul più “noto” autore satirico di epoca sovietica, Zoscenko, né sul più grande utilizzatore dello skaz (la riproduzione di una narrazione orale), Nikolaj Gogol, creatore di una sua ulteriore e particolare forma di skaz, fatta di esclamazioni e giochi di parole… No, non è questa la sede.
In sintesi è accaduto che loro hanno fornito le tre piccole trame, Scarpetta le ha trascritte e ambientate nel 1930 e Io scrivente ha continuato ad “incrociare”, uniformandone la lingua in un napoletano verosimile e accentuandone la sobria – a tratti timorosa – vis comica russa o sovietica con formule più vicine al mondo partenopeo. Osservandone il risultato, riflettendo sulle dinamiche finali e, qualora ci fosse, su un possibile messaggio, alla fine si può ben desumere: tutto il mondo è paese! Inoltre, da parte mia, il tentativo che mi è sembrato realmente un  omaggio all’amato amico e al compagno di tanti spettacoli recitati insieme, al grande interprete del personaggio Felice Sciosciammocca, Mario, appunto, è stato quello di “scarpettizzare” i personaggi provenienti dalle drammaturgie appena menzionate, avvicinando i “tipi” protagonisti del mondo disegnato da maestri russi a quello creato e rappresentato dall’autore di Miseria e Nobiltà. Beninteso, non siamo nell’urbanità in cui si muoveva Feliciello, bensì in campagna, non siamo di fronte ad una trama chiusa e sorprendente come gli atti di una commedia, bensì ad un autentico e breve divertissment, ma ho avuto modo di affidarlo e di coinvolgere nella messinscena un gruppo di attori tra i più bravi della nuova generazione della città di Napoli.
E grazie a loro spero di divertire il rispettabile pubblico.

Massimo Andrei

date

Giovedì 14 Novembre 2024
21.00

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